Spoerri & gli amici del Nouveau Réalisme. Opere della Collezione Caporrella

Daniel Spoerri - Pranzo Eterno - Tableaux Piege in bronzo
Daniel Spoerri, Pranzo eterno, 1994, bronzo, 69 x 68 x 40 cm

a cura di Massimo Bignardi

Dal 08 Maggio 2021 al 20 Giugno 2021

Museo-FRaC Baronissi

Baronissi (Salerno)

L’esposizione, curata da Massimo Bignardi, propone ventisette opere, tra sculture, tableaux-pièges e grafiche realizzate da Daniel Spoerri tra il 1970 e il decennio in corso e quattro significative sculture di Mimmo Rotella, Arman e César (Baldaccini), suoi amici negli anni del Nouveau Réalisme, tutte provenienti dalla collezione Caporrella.

Daniel Spoerri, Mano e Piede, 2012, bronzo, 22 x 34 x 40 cm

La mostra che il Museo-FRaC Baronissi dedica a Spoerri concentra l’attenzione sulla sua esperienza di scultore presso la Fonderia Caporrella. Un’esposizione che, con la presenza di opere di Arman, César e Rotella, concesse in prestito anch’esse dalla Fondazione d’Arte Contemporanea “Vittorio Caporrella”, vuole ricordare, a sessant’anni dalla sua formazione, il gruppo di artisti che, nell’ottobre del 1960, diedero vita alla compagine del Nouveau Réalisme. Anche se la figura centrale del percorso espositivo è quella di Spoerri, le opere dei suoi amici novorealisti ci segnalano la vitalità di una generazione di creativi che, nel tempo, hanno mantenuto fede al progetto di presa di coscienza “de leur singularité collective”.

Daniel Spoerri, Les deux chiens, 1992, oggetti e tessuto su legno, 80 x 160 x 40 cm

Una mostra, quindi, che non aspira a proporsi con un inquadramento sincronico o antologico, ma con un taglio centrato sul carattere di un’esperienza, quella scultorea, che vede Spoerri assiduo frequentatore, dai primi del decennio settanta a quello attuale, della fonderia dei Caporrella. In questo spaccato non potevano mancare, al fine di tessere una stretta relazione, le esperienze che maggiormente hanno connotato la sua presenza sulla scena dell’arte contemporanea, a partire dalla seconda metà del XX secolo: i tableaux-pièges.

Daniel Spoerri, Gocciolatoio di tritacarne, 1991, bronzo, 395x110x112 cm

La scelta di esporre tre tableaux del 1992, tratti dalla serie “Post Sevillane”, risponde alla necessità di rendere più chiaro il rapporto che l’artista tesse tra gli oggetti e lo spazio o, meglio ancora, l’ambiente. Difatti, non è tanto l’intricata combine di oggetti a sostenere l’interesse dell’artista, quanto il suo desiderio di prendere coscienza di una realtà nuova, che vive calandosi nell’ambiente quotidiano, indossando gli abiti di ‘assistente dell’accidentale’”.