Arman

Arman - Scultura Fisarmonica

1928 – 2005

Arman (Armand Pierre Fernandez) ha cominciato a lavorare con la fonderia Caporrella già dagli anni Ottanta, quando il suo linguaggio artistico incontrò il bronzo. Arman è divenuto uno degli scultori più noti e quotati del Novecento.

Dal 1959 al 1962 Arman sviluppa il suo stile a partire dalle Accumulations e dalle Poubelles (“bidoni della spazzatura”). La critica alla società del consumo eccessivo e indiscriminato veniva rappresentata da Armana attraverso le accumulazioni di oggetti comuni e simili che Arman disponeva all’interno di colate di poliestere trasparente o di teche di plexiglas. Le Poubelles erano raccolte di rifiuti sparsi. Celebre l’episodio in cui Arman riempì di spazzatura la galleria Iris Clert di Parigi, creando Le Plein (Il pieno) come contrappunto alla mostra Le Vide (Il vuoto) allestita nella stessa galleria due anni prima dall’amico Yves Klein.

Nell’ottobre 1960, Arman, Yves Klein, François Dufrêne, Raymond Hains, Martial Raysse, Daniel Spoerri, Jean Tinguely, Jacques Villeglé e il critico d’arte e filosofo Pierre Restany fondano il gruppo Nouveau Réalisme. A cui si aggiunsero in seguito Cesar, Mimmo Rotella, Niki de Saint Phalle e Christo, il gruppo di giovani artisti si definì accomunato da “nuovi approcci prospettici della realtà”.

Essi rivalutavano il concetto di arte e di artista per la società consumistica del XX secolo, riaffermando gli ideali umanistici di fronte all’espansione industriale. Arman si affiliò anche al movimento artistico ZERO con sede in Germania.

Nel 1961 Arman debutta negli Stati Uniti, dove incontra la Pop-Art. In questo periodo esplora la creazione attraverso la distruzione. Le Coupes (Tagli) e le Colères (Rabbie)e le Combustion (Combustioni) presentano oggetti tagliati, bruciati o frantumati disposti su tela o sotto plexiglass.

Negli anni Ottanta, come altri Nouveaux Réalistes quali Daniel Spoerri e Cesar, Arma scopre il bronzo: un materiale nobile e perenne da affiancare a oggetti di uso quotidiano, strumenti musicali, strumenti di lavoro. Celebri le riproduzioni in bronzo di strumenti musicali o sculture classiche tagliate e riassemblate (dette anche transculptures) secondo un linguaggio che ha reso Arman noto in tutto il mondo.

Le sue opere sono conservate presso tuti i più grandi musei di arte contemporanea dal Metropolitan Museum of Art di New York alla Tate Gallery di Londra fino al Centre Pompidou di Parigi.